Be part of the Plan

Quest’anno la Giornata Mondiale della Biodiversità è stata festeggiata con un invito globale all’azione per arrestare e invertire la perdita di biodiversità, sostenendo l’attuazione del quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal.

Oggi guardiamoci intorno, osserviamo cosa sta accadendo, così che dalla consapevolezza possa nascere, come un piccolo alberello, la voglia di “Essere parte del Piano”.

Purtroppo…

  • SOLD OUT RISORSE NATURALI!

Immaginate se da oggi in poi non poteste più usare acqua, luce ed energia fino alla fine dell’anno! 
Il 19 Maggio l’Italia ha raggiunto il suo Overshoot Day.
In altre parole, dopo solo 140 giorni dall’inizio dell’anno abbiamo finito le risorse naturali disponibili.
Significa che spendiamo più risorse di quelle che il territorio italiano è in grado di rigenerare in un anno e immettiamo in atmosfera più CO2 della capacità che hanno gli ecosistemi di assorbirla.
Secondo le stime, l’Italia sta usando le risorse di quasi ben 3 Pianeti Terra e il debito enorme che stiamo creando ruberà le risorse per il nostro futuro. 

  • SERVE PIU’ DI UN OMBRELLO!

L’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) ha pubblicato un report in cui indica che in Asia sono state registrate 79 catastrofi legate ad eventi estremi nel 2023.
Questi dati rendono l’Asia la macro-regione del mondo più colpita dalle catastrofi naturali legate agli eventi meteorologici e alle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Più dell’80% di questi eventi catastrofici è stato legato a inondazioni e tempeste che hanno causato enormi danni alla popolazione, soprattutto alle fasce più vulnerabili.
Si stima che 9 milioni di persone abbiano subito le conseguenze dirette di tali fenomeni, tra le quali migliaia di vittime.
La necessità di colmare il divario esistente tra le informazioni climatologiche e l’adozione di politiche e misure concrete è più impellente che mai.

  • E AI CORALLI CHI CI PENSA?

Dopo 10 anni, le barriere coralline del Pianeta stanno sbiancando di nuovo: la temperatura dell’acqua è troppo alta e se non tornerà all’equilibrio porterà alla morte di interi ecosistemi.
Non è un fenomeno inaspettato, la temperatura media della superficie oceanica è tutt’ora in progressivo aumento, preoccupando la comunità scientifica globlale: ad oggi il mondo ha già perso tra il 30 e il 50% delle barriere coralline ed il rischio concreto è che, di qui alla fine del secolo, possano risultare completamente scomparse dai nostri oceani.
Ricordatevi: nonostante le barriere coralline occupino solo lo 0,1% del fondo oceanico, supportano il 25% di tutte le specie marine del nostro pianeta.

  • UN MONDO SENZA FARFALLE MONARCA

Le farfalle monarca (Danaus Plexippus) stanno scomparendo.
Questa specie è protagonista di una delle migrazioni più spettacolari del nostro Pianeta: ogni anno milioni di farfalle percorrono migliaia di chilometri dal Nord America al Messico, dove trovano le giuste condizioni climatiche per sopravvivere all’inverno. Un viaggio di oltre 4000 kilometri che nessun altro insetto al mondo è in grado di fare.
Le minacce per le popolazioni di farfalla monarca sono la distruzione dell’habitat, l’utilizzo di pesticidi e le condizioni meteorologiche estreme.
La situazione è arrivata a livelli estremi: quest’anno il numero di farfalle che ha raggiunto il Messico è sceso del 59% rispetto alla migrazione dello scorso anno.
Immaginate di vedere milioni di bellissime farfalle arancioni che vi volano attorno, che ricoprono i prati e i boschi del Messico…rischiamo di non poterle vedere mai più.

…ma ci sono buone notizie!

 
  • GLI EROI E LE EROINE 2024

Ricordare queste persone è forse il modo migliore per rendersi conto che non serve essere grandi, ricchi o potenti per poter fare qualcosa per il Pianeta.
Ecco i vincitori dei Whitley Award 2024, sette eroi ed eroine che stanno salvando gli ecosistemi più fragili del mondo: Purnima Devi Barman per il suo eccezionale impegno nella protezione del marabù asiatico, Leroy Ignacio per il suo impegno nel proteggere il cardinalino del Venezuela, Naomi Longa per l’istituzione di aree marine gestite localmente in Papua Nuova Guinea, Kuenzang Dorji per la protezione del presbite dorato di Gee in Bhutan, Aristide Kamla per il controllo biologico dell’erba pesce gigante, Raju Acharya per la protezione dei gufi in Nepal e Fernanda Abra per la protezione della fauna lungo l’autostrada BR-174 in Brasile.
Andate a scoprire le loro storie!
 

  • OTTIMA DECISIONE PRESIDENTE!

Joe Biden e l’amministrazione americana hanno deciso di salvaguardare 53 mila chilometri quadrati di Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.

Le terre e le acque aspre e magnifiche dell’Alaska sono tra i paesaggi più straordinari e sani del mondo, e sostengono la dinamica economia di sussistenza delle comunità native dell’Alaska. Queste meraviglie naturali chiedono la nostra protezione” – Joe Biden

Ottime notizie per l’ecosistema dell’Arctic National Wildlife Refuge (ANWR), uno degli ultimi angoli di natura selvaggia e incontaminata del pianeta.
Situata nel nordest dell’Alaska, la riserva si estende su circa 78.000 km², rendendola una delle aree protette più grandi degli Stati Uniti. Il suo valore in termini di biodiversità è enorme, ospita oltre 200 specie di uccelli migratori provenienti da sei continenti,  rendendola una delle zone più cruciali per la conservazione globale delle specie aviarie.

  • PER LE BALENE QUESTO ED ALTRO

In Polinesia si festeggia! Le balene hanno ottenuto lo status di persone giuridiche!
I santuari e le aree protette non potevano bastare: le balene non ne conoscono i confini e muovendosi libere nell’oceano sono comunque sottoposte a innumerevoli rischi.
Questa nuova legislazione, nei territori Polinesiani maori, si basa su una strategia di 3 punti: monitoraggio, sanzioni e assicurazione.
Cioè? Tenendo conto del loro valore ecosistemico e della quantità di CO2 che sono in grado di assorbire, una balena avrebbe un valore di circa 2 milioni di dollari. Colpire accidentalmente una balena con una barca ora, grazie ai diritti legali appena acquisiti, potrebbe costare molto caro e per questo motivo le compagnie assicurative richiederebbero alle navi di essere dotate di dispositivi di monitoraggio anti-collisione per ridurre le probabilità di impatto. Ottimo per i nostri amici cetacei!

  • COSTA RICA CAMPIONE DI CONSERVAZIONE

Vittoria!
In Costa Rica hanno chiuso gli ultimi due zoo statali.
Tutti gli animali
che risiedevano nello zoo Simón Bolívar, nel centro della capitale San José, e nel San Ana Conservation Center, saranno presi in custodia dal Governo nazionale e spostati temporaneamente in un santuario, prima di capire come dare loro una nuova vita nelle aree di conservazione.
Da decenni ormai, i governi che si sono succeduti alla guida della Costa Rica hanno cercato di rendere giustizia alla sua fauna selvatica, attuando una politica di conservazione ampiamente apprezzata che ha rafforzato l’immagine del paese come modello di conservazione ambientale.
Si pensi che, nel 2019, il Costa Rica ha ricevuto la più alta onorificenza ambientale delle Nazioni Unite, il premio Champions of the Earth, in riconoscimento dei suoi sforzi di conservazione.